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Myrta Merlino attesa al Passioni Festival: “Sto meglio, ad Arezzo la mia rentrée. Poi torno in tv”

E’ la grande ospite dell’anteprima di primavera dell’Arezzo Passioni Festival: Myrta Merlino, vittima di un’indisposizione che l’ha tenuta lontana per qualche giorno dalle telecamere de L’Aria che tira, è ad Arezzo per un incontro pubblico: al circolo artistico di corso Italia 108, domani a partire dalle 17,30, la conduttrice di La7 presenta il suo nuovo libro, “Madri”, edito da Rizzoli. Lunedì sarà di nuovo in tv.

Myrta Merlino, innanzi tutto, come sta?
“Ho da poco fatto l’ultima visita di controllo, sto molto meglio. Ad Arezzo sarà la mia rentreè. E lunedì sarò in diretta”.

E’ mai stata ad Arezzo prima d’ora?
“Una volta sola, per un convegno. Non mi sono trattenuta molto. Questa è la volta buona per conoscere meglio la città, uno dei centri nevralgici di questa nuova Toscana ‘caput mundi’”.

Myrta-Merlino-Aria-che-tira-2Passiamo al libro “Madri”, scaturito dalla visione di un’immagine molto forte: quella di Toya, mamma di Baltimora, che schiaffeggia il figlio in procinto di scontrarsi con la polizia.
“E’ stato mio figlio a farmi scoprire il video su YouTube. Successivamente, l’ho presentato in trasmissione e tutti gli ospiti sono rimasti impressionati dalla scena. Da qui, la domanda: le mamme italiane sarebbero ancora in grado di fare ciò che ha fatto Toya? Avrebbero questa forza?”.

Quanto e come ha influito la sua esperienza di madre nella scrittura di questo libro?
“L’idea del libro nasce dall’immagine di Toya, ma il motore della scrittura è stata la mia esperienza di madre. Ho vissuto la prima gravidanza come una zavorra: ero incinta di due gemelli, vedevo la maternità come un freno alla mia carriera. Non sapevo che invece sarebbe stata la più grande forza della mia vita. La mia maternità è stata piuttosto ordinaria, ma scrivere il libro mi ha permesso di confrontarmi con le esperienze di altre madri. Paura, dubbi, coraggio: la maternità rappresenta un tema importante in Italia, l’ho capito dai commenti ad un articolo che avevo scritto, dalle lettere che ho poi ricevuto. In questi mesi mi sono arrivate centinaia e centinaia di mail da madri che avevano voglia di condividere, raccontare la propria esperienza. Una donna mi ha scritto che, sotto Natale, stava vegliando suo figlio ammalato. Mi ha detto di essersi sentita più coraggiosa dopo aver letto Madri: credo di aver raggiunto l’obiettivo che speravo con questo libro”.

In Madri ci sono storie di tutti i tipi, come sono state selezionate? C’è un filo conduttore, oltre al tema generale della maternità?
“Alcune storie sono frutto di incontri casuali. Le madri del libro sono tutte un serbatoio di forza, esempi di donne con volontà di unire. Purtroppo, in questo momento, l’Italia è un Paese molto frantumato. Io mi chiedo: cosa potrebbero fare le madri italiani per costruire il futuro?”

Ci sono altre storie che aggiungerebbe volentieri al suo libro?
“L’avessi scritto più tardi avrei aggiunto gli esempi della madre di Valeria Solesin, morta negli attentati di Parigi, e di Giulio Regeni, ucciso in Egitto. La prima, con grande forza, dopo il massacro del Bataclan, ha detto: ‘Non voglio parlare di Valeria da morta, ma ricordarla per quello che ha fatto da viva’. La seconda, in una recente conferenza stampa, ha dimostrato asciuttezza e grande fermezza”.

Ci sono esempi di madri che sono anche donne di potere di cui scrivere?
“Credo che la maternità e il potere debbano rimanere ambiti separati. Ho sostenuto Giorgia Meloni quando è stata oggetto di attacchi incredibili dopo la sua candidatura a sindaco di Roma: la maternità è una scelta personale e libera, i figli non sono un impedimento – come in Italia molti ancora pensano – ma una forte spinta. Però non mi è piaciuto quando ha detto di sé: ‘Sarò la mamma sindaco nella città della lupa che allatta’. Perché la maternità non può essere usata come uno strumento di campagna elettorale”.

myrta-merlino-madriL’evento
L’appuntamento con Myrta Merlino che presenta il saggio Madri (Rizzoli) è per domani, sabato 9 aprile alle ore 17,30, nel salone del circolo artistico di Arezzo, in corso Italia 108. L’Arezzo Passioni Festival torna con un’altra sfiziosa anteprima che lancia la quarta edizione estiva della kermesse. La serata sarà introdotta dall’ideatore del festival, Marco Meacci, e da Mattia Cialini. Intervengono, oltre all’autrice, Loretta Fabbri, direttrice del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Siena, e Francesca Clara Sergi, modera la giornalista di Arezzo Notizie e Arezzo Tv Enrica Cherici. Alla presentazione, seguirà il buffet in collaborazione con Prodigio Divino. Ingresso libero.

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